Esperimenti con l'amido e osservazioni al microscopio - Stelle degli Iblei

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Esperimenti con l'amido

Esperimenti e osservazione al microscopio


Prima pubblicazione Febbraio 2012 - Aggiornamento Gennaio 2017 - © Felice Placenti - Giada Scarnato
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Introduzione

L'amido è una sostanza di riserva delle piante. E' presente, per esempio, nelle foglioline dei semi: foglioline che accompagnano l'embrione e lo alimentano durante il germogliamento. Possiamo trovare amido nei cloroplasti delle foglie e in qualunque altro organo verde delle piante dopo l'esposizione alla luce (i cloroplasti, presenti nelle cellule degli organismi capaci di fotosintesi, sono organuli di colore verde per la presenza di clorofilla).

Quindi l'amido è una sostanza, solida e insolubile, davvero preziosa per le piante. E grazie all'azione di un enzima, l'amilasi, può attraversare le membrane cellulari e diffondersi in tutti gli organi della pianta attraverso il sistema conduttore. Questo processo avviene di notte quando l'amilasi trasforma l'amido in glucosio (che è solubile).

Ogni cellula è un meraviglioso piccolo laboratorio di chimica: osserviamo alcune delle reazioni che avvengono in essa:



ANIDRIDE CARBONICA + ACQUA + LUCE = GLUCOSIO + OSSIGENO

n molecole di GLUCOSIO + n molecole di ACQUA = n molecole di AMIDO



Sono i raggi solari a fornire l'energia necessaria affinché possano avere luogo queste reazioni chimiche.

L'amido è anche una sostanza ben presente nelle nostre case. La troviamo, per esempio, nella farina, nelle patate, nella fecola di patata, nel mais (amido di mais, chicchi di mais), nel riso, nell'orzo, etc.


Esperimenti con l'amido


Esistono dei metodi per rivelare la presenza di amido nelle sostanze; l'osservazione al microscopio ci consente, invece, di determinare con sufficiente precisione il tipo di amido (la provenienza) e capire, di conseguenza, che tipo di farina stiamo usando per preparare una pizza (solo per fare un esempio). A tal proposito c'è da dire, infatti, che i granuli di amido differiscono da pianta a pianta. Sono caratterizzati da una struttura ovoidale o poliedrica che presenta delle striature, o stratificazioni, concentriche intorno ad un punto, situato spesso in posizione eccentrica, detto "ilo".



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Colorazione dell'amido con tintura di iodio
Materiale occorrente:

  • un pizzico di amido di mais;
  • 1-2 chicchi di mais sminuzzati;
  • un pizzico di fecola di patata;
  • un pizzico di farina di grano;
  • acqua;
  • tintura di iodio;
  • spatola;
  • bacchetta di vetro o plastica;
  • contagocce per l'acqua;
  • contagocce per la tintura di iodio;
  • bacinella.


materiale occorrente

Materiale occorrente.


Svolgimento:

Prendi una bacinella bianca o, in alternativa, una superficie rigida bianca, e versa quattro gocce di tintura di iodio facendo in modo che ogni goccia sia ben distante dalle altre. La tintura di iodio puoi trovarla in farmacia.
La tintura di iodio ha una colorazione rossiccia molto scura; inoltre è un colorante che può tingere in maniera indelebile i tessuti e alcune superfici, di conseguenza fai attenzione a non macchiare nulla!

gocce di tintura

Quattro gocce di tintura di iodio.


I granuli di amido a contatto con la tintura di iodio si colorano di blu-violetto ma è difficile discernere tale colorazione se la tintura non viene opportunamente diluita. Usando il contagocce aggiungi ad ogni goccia di tintura circa 15-17 gocce d'acqua, mescolando con una bacchetta fino ad ottenere una soluzione di colore giallo-arancio.

tintura e acqua

Tintura di iodio e acqua.


Sulle quattro soluzioni ottenute versa un pizzico delle sostanze che vogliamo analizzare: l'amido di mais, il mais sminuzzato, la fecola di patata e la farina di grano (una sostanza per soluzione).
Vedrai le sostanze colorarsi immediatamente di blu scuro a contatto con le soluzioni; i frammenti di chicchi di mais impiegheranno qualche secondo in più per colorarsi.
In questo modo si è certi che le sostanze provate contengono amido.

colorazione amido

L'amido si tinge di blu.


Adesso puoi sbizzarrirti nel provare con altre sostanze che ti capitano a tiro in casa: chicchi di riso o farina di riso, zucchero, pasta, un po' di patata spremuta, vari altri tipi di farina, etc. etc.

Lo zucchero non si colora di blu, tuttavia lo zucchero a velo confezionato (quello, tanto per intenderci, presente nelle confezioni di pandoro) può riservarci delle sorprese: se si colora di blu è perché tra gli ingredienti vi è l'amido di frumento.




Osservazione al microscopio

Materiale occorrente:

  • microscopio biologico;
  • vetrini portaoggetti;
  • vetrini coprioggetti;
  • un pizzico di amido di mais;
  • un pizzico di fecola di patata;
  • un pizzico di farina di grano;
  • tintura di iodio;
  • acqua;
  • spatola;
  • bacchetta di vetro o plastica;
  • contagocce;
  • carta assorbente;
  • guanti in lattice.




Svolgimento:

Prima di iniziare disponi in buon ordine tutto l'occorrente. Lava accuratamente i vetrini con acqua e sapone. Fai attenzione nel maneggiare il vetrino coprioggetti poiché, essendo molto sottile, corri il rischio di tagliarti... per avere una protezione in più puoi indossare i guanti in lattice.

Per fare le osservazioni al microscopio puoi prelevare una goccia di sostanza colorata, posarla su un vetrino portaoggetti e coprire con il vetrino coprioggetti. Questa operazione va fatta poggiando un lato del vetrino coprioggetti sul perimetro del preparato e facendolo poi cadere. Comprimi leggermente il vetrino coprioggetti sul preparato senza sporcarlo (puoi usare un bastoncino di cotone). Se il liquido occupa tutto lo spazio tra i due vetrini allora il preparato è pronto per l'osservazione. Se il liquido deborda dal vetrino coprioggetti vuol dire che è troppo! Usa la carta assorbente per eliminare il liquido fuoriuscito. Se, invece, tra i due vetrini rimangono degli spazi vuoti vuol dire che il liquido è poco! Aggiungine un altro po' con il contagocce poggiando la punta sul bordo del vetrino coprioggetti, nella zona in cui manca il liquido... vedrai che il liquido colorato fluirà tra i due vetrini; procedi in questo modo fino a quando tutto lo spazio non sarà finalmente riempito. Ripeterai l'operazione con le altre sostanze, usando altri vetrini.

Fai attenzione: la tintura di iodio può macchiare indelebilmente i tessuti e le superfici.

Attraverso il microscopio vedrai i granuli di amido colorati di un intenso colore blu-viola, ma noterai anche le differenze tra i granuli dei diversi tipi di amido. I granuli si differenziano per la forma e per le dimensioni: i più piccoli sono quelli del grano, seguono quelli del mais, mentre i granuli della patata sono molto più grandi. La forma dei granuli dell'amido di grano va dalla lenticolare alla quasi ovoidale; i granuli dell'amido di mais hanno forma poliedrica, irregolare; l'amido della patata è ovoidale.

Le osservazioni possono essere fatte anche senza ricorrere alla colorazione con la tintura di iodio. Noi abbiamo provato anche ad osservare quantitativi piccolissimi di sostanza senza l'aggiunta di acqua o tintura. I risultati sono stati comunque interessanti, ma conviene osservare con acqua. Ciò che accomuna i diversi granuli di amido è il fatto di apparire tutti più o meno trasparenti o traslucidi.

Noi abbiamo fatto delle fotografie con un microscopio. Abbiamo usato solo acqua, senza alcuna colorazione con la tintura di iodio. Ecco i risultati:

Amido di mais

amido di mais

Amido di mais fotografato a 100X in campo chiaro.


amido di mais

Amido di mais fotografato a 400X in luce obliqua. I granuli sono sia ovoidali sia irregolari. L'ilo è centrale e irregolare.


amido di mais

Amido di mais fotografato a 400X in luce polarizzata.

Amido di patata

amido di patata

Amido di patata fotografato a 40X in campo chiaro.


amido di patata

Amido di patata fotografato a 100X in campo chiaro. I granuli sono ovoidali, molto grandi.


amido di patata

Amido di patata fotografato a 100X in luce obliqua.


amido di patata

Amido di patata fotografato a 400X in campo chiaro. Si notano le striature intorno all'ilo. L'ilo è periferico.


amido di patata

Amido di patata fotografato a 400X in luce obliqua.


amido di patata

Amido di patata fotografato a 100X in luce polarizzata.


amido di patata

Amido di patata fotografato a 400X in luce polarizzata.


Amido di grano

amido di grano

Amido di grano fotografato a 40X in campo chiaro.


amido di grano

Amido di grano fotografato a 100X in campo chiaro. I granuli sono ovoidali.


amido di grano

Amido di grano fotografato a 100X in luce obliqua.


amido di grano

Amido di grano fotografato a 400X in luce obliqua. Si nota un accenno di striature.


amido di grano

Amido di grano fotografato a 100X in luce polarizzata.


La stratificazione è evidente solo sull'amido di patata, mentre l'amido di mais e quello di grano mostrano una lieve stratificazione solo intorno all'ilo.
Nell'amido di mais l'ilo è centrale e di forma irregolare (con diverse punte); nell'amido di patata l'ilo è periferico e circolare. L'amido di grano mostra un ilo quasi centrale, di forma più o meno circolare.
Ovviamente i maggiori dettagli si possono osservare con microscopi migliori.


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