Il mio piccolo laboratorio di scienze naturali - Sicurezza - Stelle degli Iblei

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Il mio piccolo laboratorio

di scienze naturali

               Piccola guida all'allestimento di un laboratorio
per esperimenti di chimica e biologia e per osservazioni microscopiche
ad uso del naturalista dilettante


Prima pubblicazione Marzo 2021 - © Felice Placenti
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Vai all'articolo di Introduzione



Sicurezza nel laboratorio

In un laboratorio possono esserci tanti pericoli in agguato! I pericoli sono legati alla conservazione e alla manipolazione delle attrezzature e delle sostanze, quindi non solo devi fare molta attenzione, ma devi anche impegnarti fin dall'inizio per prevenire ogni incidente e ridurre i rischi possibili.


Per farti capire di che cosa sto parlando, ecco una lista dei rischi presenti anche in un laboratorio casalingo (considera che questa lista non è nemmeno completa!): tagli, punture, abrasioni, ustioni, irritazioni, intossicazioni, avvelenamenti, corrosione, esplosione, inquinamento dell'ambiente, ecc.


Raccomandazioni durante il lavoro in laboratorio
 
Ecco alcune semplici raccomandazioni operative:

Per iniziare
1. prima di iniziare il lavoro in laboratorio fatti un elenco del materiale che ti serve; sul tavolo da lavoro tieni solo il materiale che ti serve; quando hai finito di usarlo, riponilo al suo posto
2. non tenere mai attrezzature e sostanze vicino al bordo del tavolo



3. tieni sempre ben pulito e in ordine il tavolo da lavoro, anche durante il lavoro
4. impara il significato dei pittogrammi di pericolo stampati sulle confezioni delle sostanze chimiche (anche di quelle casalinghe)


Vecchi simboli di pericolo.



Nuovi simboli di pericolo.


Attenzione alle fiamme e al calore
5. fai molta attenzione alle fonti di calore e alle fiamme libere (lampade ad alcool, candele, fornelletti a gas, fornelletti elettrici, becchi Bunsen)
6. i liquidi infiammabili (alcool, acetone, ecc.) non devono mai essere riscaldati su una fiamma; meglio usare un fornelletto elettrico
7. non tenere mai sostanze infiammabili vicino a fiamme libere
8. mai scaldare direttamente sulla fiamma recipienti di vetro con pareti spesse e scalda solo vetreria adatta al riscaldamento (come il vetro Pirex); non scaldare mai recipienti tappati; usa una reticella spargifiamma
9. non prendere a mani nude i recipienti caldi
10. le provette, da porre inclinate sulla fiamma, devono essere riempite molto poco, meno di un quarto della loro capacità, e continuamente ruotate per evitare di riscaldare sempre la stessa parte
11. spegni la fonte di calore quando non serve
12. la fiamma del becco Bunsen deve essere resa luminosa quando per brevi momenti non viene usata (chiudi i fori dell'aria per ottenere una fiamma riducente)
13. i recipienti caldi non devono essere poggiati direttamente su superfici fredde





Lavorare correttamente con le sostanze
14. usa cucchiaini, spatole o sessole da pesata per prendere sostanze solide

15. le sostanze che producono vapori tossici, infiammabili, irritanti, corrosivi, ecc. devono essere usate all'aperto, oppure in ambienti ben ventilati o, ancora meglio, sotto una apposita cappa aspirante



16. quando prepari una soluzione, non aggiungere mai l'acqua a un acido o a una base forte, semmai fai il contrario: metti l'acqua nel recipiente e versaci l'acido o la base, con attenzione, poco per volta
17. quando prepari una soluzione, fai attenzione alle sostanze capaci di sviluppare vapori o gas tossici, infiammabili, irritanti, corrosivi, ecc.
18. quando prepari una soluzione, fai attenzione al possibile sviluppo di calore, agli schizzi e agli scoppi



19. tieni in laboratorio solo piccole quantità delle sostanze volatili (per esempio in flaconi da 30-50 ml) - vai all'articolo Come misurare il volume dei liquidi negli esperimenti
20. non annusare mai il contenuto di un flacone; non assaggiare mai le sostanze
21. non gettare le sostanze pericolose nel lavandino o nel water, smaltiscile in modo corretto (informati su come si procede nella tua zona e su dove si trovano i centri di conferimento)


Altre raccomandazioni
22. non fumare quando lavori in laboratorio: eviterai di inquinare sostanze e recipienti; a maggior ragione, non fumare quando usi sostanze infiammabili

23. per tagliare usa lame con manici

24. tappa sempre ogni flacone


25. negli esperimenti di biologia lava spesso le mani e sterilizza spesso gli strumenti
26. evita di disperdere nell'aria spore, muffe, lieviti e batteri
27. al termine dei lavori conserva tutto, pulisci e, se necessario, sterilizza le attrezzature e il piano di lavoro

Come proteggersi
 
Ed ecco un elenco dei principali dispositivi di protezione individuali (DPI) che ti consiglio di tenere in laboratorio:

1. guanti in lattice
2. guanti antiscivolo in materiale resistente alle sostanze aggressive (acidi, basi, ecc.)
3. guanti antiscivolo resistenti al calore (isolanti)
4. occhiali di protezione o schermo facciale
5. mascherine antipolveri (FFP1, FFP2 o FFP3)
6. camice di cotone
laboratorio
 
Altri dispositivi
 
Infine, un elenco degli altri principali dispositivi di protezione da tenere a portata di mano:

1. un piccolo estintore a polvere, per gli incendi
2. panni assorbenti per assorbire sostanze liquide, anche pericolose
3. granuli di vermiculite per assorbire molte tipologie di sostanze liquide pericolose
4. bicarbonato di sodio per assorbire molte tipologie di sostanze liquide pericolose
5. una bottiglia lavaocchi con soluzione salina sterile, in caso di schizzi o di vapori e gas irritanti, oppure una bottiglia lavaocchi con soluzione tampone di fosfato, per sostanze più aggressive
6. elenco dei numeri telefonici di pronto intervento
7. quaderno raccoglitore con le schede delle sostanze chimiche e dei reagenti presenti in laboratorio

Se puoi, compra o costruisci una cappa aspirante.


 
Che cosa fare in caso di incidente

In caso di incidente non ti devi mai fare prendere dal panico.

Se vieni in contatto con sostanze pericolose, vai immediatamente a lavarti con abbondante acqua corrente; ricorda che il bicarbonato di sodio può neutralizzare acidi deboli, l'aceto può neutralizzare basi deboli.

Se si versano acidi organici o inorganici, pulisci con bicarbonato di sodio; usa il carbonato di calcio per assorbire l'acido fluoridrico; applica la soda sui sali inorganici.

In caso di tagli, punture o abrasioni, vai subito a disinfettare e medicare le ferite. S
e vieni colpito agli occhi da schizzi di sostanze pericolose, corri subito a sciacquarli abbondantemente con acqua corrente, oppure usa la bottiglia lavaocchi; fai la stessa cosa se senti un bruciore agli occhi.
 
 
 
 
 
 
Simboli di pericolo e relativo significato

Prima di usare determinate sostanze, leggi con attenzione le relative schede di sicurezza e organizza il lavoro di conseguenza.

Ho ritenuto opportuno riportare i pittogrammi di pericolo poiché è fondamentale conoscerli e prendere le opportune precauzioni ogni qual volta si impieghino determinate sostanze pericolose.

Per completezza ho riportato anche i pittogrammi che si usavano un tempo, poiché ancora oggi è possibile avere o trovare confezioni che riportano stampati tali simboli di pericolo. Per esempio, recentemente ho ritrovato in casa una vecchia confezione di acido muriatico (cloridrico) sulla cui etichetta sono riportati i due vecchi pittogrammi di "corrosivo" e "irritante".



NUOVI PITTOGRAMMISIGNIFICATOESEMPIVECCHI PITTOGRAMMI CORRISPONDENTISIGNIFICATO

Pericoloso per la salute e per l'ambiente
 
Cloruro di calcio
Diclorometano
Carbonato di sodio
 Acido cloridrico

Irritante

Nocivo

Letale
Tossico
Metanolo

Tossico

Grave pericolo per la salute
Cianuro
Naftalina
 Acido borico

Altamente tossico

Pericoloso per l'ambiente
Ipoclorito di sodio
Fosforo
Benzina
Solfato rameico

Pericoloso per l'ambiente
Infiammabile
Benzene
Alcool etilico
Acetone
Etere etilico

Infiammabile

Altamente infiammabile

Comburente
Ossigeno
Cloro
Perossido di  idrogeno

Comburente

Corrosivo
Idrossido di sodio
Acido solforico
Acido acetico
Acido cloridrico

Corrosivo

Esplosivo
Nitrocellulosa

Esplosivo

Gas
sottopressione
Bombole di gas


 
Schede di sicurezza

Ti ho già parlato dell'importanza delle schede di sicurezza (vai all'articolo di Introduzione). La scheda di sicurezza di una sostanza chimica contiene tutte le informazioni che riguardano la sostanza e che sono utili per evitare incidenti. In ogni scheda troviamo una parte che descrive la sostanza e le forme in cui si può presentare (polvere, cristalli, liquido, ecc.), la composizione chimica, le caratteristiche chimiche e fisiche, e diverse altre parti dedicate ai rischi per la salute, rischi per l'ambiente, indicazioni di stoccaggio, conservazione e manipolazione, come  intervenire in caso di incidente, contatto con la pelle, contatto con gli occhi, inalazione, ecc.

In un'apposita sezione sono rappresentati i pittogrammi di pericolo.

La scheda può essere costituita anche da decine e decine di pagine riportanti qualunque tipo di indicazione relativa alla sostanza.
Riporto solo a titolo di esempio una scheda di due pagine relativa al cloruro di calcio anidro.
Nel mio laboratorio

Su tutti i flaconi contenenti sostanze ho attaccato un'etichetta col nome della sostanza e, se pericolosa, i pittogrammi di pericolo ad essa associati. Ti consiglio di fare altrettanto.





E in microscopia?

Adesso vediamo quali sono i pericoli in agguato nella pratica della microscopia.
Alcuni rischi sono comuni ad altre pratiche. Per esempio: usare lame, lamette e bisturi (in microscopia si usano per effettuare sezioni sottili). Valgono, quindi, le stesse raccomandazioni già date.
Altri rischi comuni ad altre pratiche sono quelli correlati all'uso delle sostanze chimiche: fissativi, rischiaranti, coloranti, mezzi di montaggio, solventi, acidi, ecc., e all'uso di fiamme e calore. Per questi valgono le stesse raccomandazioni già viste.

Rischi quasi specifici della tecnica microscopica sono quelli legati all'uso di forbici, aghi e pinzette a punte fini, arnesi che si adoperano per la dissezione.
Invece un rischio che incontriamo solo nella pratica della microscopia è quello associato all'utilizzo dei vetrini coprioggetti. Questi hanno mediamente uno spessore di 0.17 mm (0.15 quelli di buona qualità). Maneggiare i vetrini coprioggetti è come maneggiare le lamette, con la differenza che i vetrini sono molto fragili e si rompono facilmente, divenendo ancora più pericolosi! Capisci bene, allora, che l'uso dei vetrini coprioggetti deve essere fatto con prudenza e nella maniera giusta. Anche in questo caso è opportuno indossare i guanti al fine di limitare il rischio di tagli.



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