L'anello del Bosco della Contessa - Stelle degli Iblei

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L'anello

del

Bosco della Contessa

Prima pubblicazione Gennaio 2024 - © Felice Placenti
All rights reserved. Tutti i diritti sono riservati. E' vietato riprodurre, anche solo parzialmente, anche citando la fonte, il contenuto di questa pagina.
Caratteristiche del percorso:

  • Lunghezza (andata e ritorno): circa 4,8 km più eventuali deviazioni
  • Difficoltà: facile
  • Quota di partenza: circa 875 m s.l.m.
  • Quota massima raggiunta: circa 906 m s.l.m.
  • Dislivello massimo da superare: circa 20 m in salita


Attrezzatura consigliata:

  • Scarponcini da trekking
  • Berretto
  • Mantellina per la pioggia
  • Acqua da bere
  • Macchina fotografica
  • Abbigliamento adeguato alla stagione e alle condizioni meteo previste
  • Torcia (se si pensa di rientrare dopo il tramonto)


Fare attenzione:

  • Ti consiglio di fare attenzione alle condizioni in cui versano gli scalandrini in legno. Purtroppo molti sono marci e cedono al minimo carico, altri sono quasi distrutti!

Introduzione

In questo articolo voglio parlarti di uno dei boschi che frequento maggiormente.
Si tratta del Bosco della Contessa, che è anche uno dei boschi più alti degli dei Monti Iblei, in Sicilia sud-orientale.

Questo bosco ammanta il Monte Contessa (914 m s.l.m.) e l'altipiano prossimo a Monte Lauro, massima vetta degli Iblei con i suoi 986 m s.l.m. Lembi di bosco si allungano sulle pendici dei monti e scendono nella sottostante valle ove sono le sorgenti dell'Anapo, il "fiume invisibile" degli antichi.

Qui i paesaggi boschivi sono belli e suggestivi, ed è piacevole passeggiare lietamente, mentre si respirano i profumi di resine ed essenze balsamiche mischiati agli aromi delle piante officinali e delle spezie, tipiche della macchia mediterranea. Ma il bosco è artificiale! E' il risultato di un rimboschimento messo in atto fra gli anni settanta e novanta.
Il nome pare che derivi dalla contessa di Buscemi, Giulia Ventimiglia Requisenz, che fu proprietaria del feudo su cui oggi vi è il bosco.
Il Demanio Contessa ricade quasi per intero nel territorio del Comune di Buscemi.



sentiero
Una parte del sentiero.


natura
Primavera nel Bosco della Contessa.


fungo
Una mycena, uno dei tanti funghi che è possibile ammirare nel Bosco della Contessa.






Se ti piace la fotografia puoi leggere un mio Reportage fotografico: Ritorno nel Bosco della Contessa.
Parla di come ho trovato il bosco a Maggio del 2020, subito dopo il primo lockdown.


Il bosco

In questo bosco puoi trovare il Pino d'Aleppo (Pinus halepensis), il Pino domestico (Pinus pinea), il Pino di Monterey (Pinus radiata), il Cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens) e l'Eucalipto (Eucalyptus sp.), tutte essenze impiantate. Ma anche latifoglie come il Leccio (Quercus ilex), la Roverella (Quercus pubescens) e il Sorbo domestico (Sorbus domestica), che sono autoctone e in parte erano già presenti nella zona.

Tra le essenze impiantate ci sono anche il Castagno (Castanea sativa), il Ciliegio (Prunus avium), il Noce (Juglans regia) e il Pioppo bianco (Populus alba).

Nelle radure, lungo i sentieri e nelle zone più illuminate e perimetrali puoi trovare le piante erbacee e arbustive tipiche della macchia mediterranea, come la Rosa canina, il Rovo, il Cisto, l'Erica multiflora, il Biancospino, il Lentisco, ecc., ecc. Ogni stagione, poi, ha i suoi splendidi fiori, ma in primavera avviene una vera e propria esplosione di colori.


orchidea
Orchidea Anacamptis papilionacea.


rosa canina
Rosa canina.


felci
Felci.


primavera
Primavera nel Bosco della Contessa.



A proposito di colori, in autunno il foliage interessa solo poche specie arboree, come la roverella, oppure specie presenti in pochi individui, come il castagno, il noce e il pioppo bianco! Potrai trovare i tipici colori autunnali anche in alcuni arbusti che caratterizzano il sottobosco o la macchia mediterranea.
Sempre in autunno potrai trovare una grande varietà di specie fungine.


autunno
Nel bosco è in arrivo l'autunno.


autunno nel bosco contessa
Autunno nel Bosco della Contessa.


fungo
Una russula, uno dei tanti funghi che è possibile ammirare nel Bosco della Contessa.


mycena
La Mycena seynii colonizza spesso le pigne cadute.




Il bosco si trova in una zona che un tempo fu vulcanica, infatti il suolo è caratterizzato da vulcaniti e lave a cuscino, tipiche del vulcanismo sottomarino ibleo risalente al miocene. Quindi, passeggiando nel Bosco della Contessa troverai solo rocce vulcaniche di colore scuro. Con queste stesse rocce sono stati edificati i muretti a secco che cingono il bosco.


muro a secco
Un muretto a secco in pietra basaltica.


roce basaltiche
Alba nebbiosa. Massi basaltici ricoperti di soffice muschio.



In un'ampia e pianeggiante radura del bosco vi è un piccolo e vecchio invaso artificiale. E' diventato uno stagno in via di rinaturalizzazione. Esteso a occhio circa settemila metri quadrati, in autunno e in inverno si espande grazie alle piogge, fino a coprire una superficie di più di ventimila metri quadrati (almeno così ho potuto stimare). Purtroppo da qualche anno le poche piogge non riescono a riempire l'invaso e, per tale motivo, probabilmente lo vedrai povero d'acqua!


lo stagno
Una veduta dello stagno in primavera.



In primavera nello stagno echeggia un assordante gracidio di rane. Migliaia di occhietti sembrano galleggiare sul pelo libero dell'acqua. Sotto ogni coppia di occhietti c'è un animaletto pronto a immergersi a ogni minimo segnale di pericolo. Ma in autunno lo stagno è quasi silenzioso. Qualche solitario uccello migratore vi fa sosta di tanto in tanto. Dallo stagno hanno origine piccoli ruscelli che attraversano il sottobosco per poi tuffarsi nella valle. Le acque andranno ad arricchire le portate idriche dell'Anapo.




stagno del bosco contessa
Lo stagno del Bosco della Contessa in autunno.


stango in inverno
Lo stagno in inverno. Negli inverni più freddi può nevicare.


ruscello
Un ruscello nel bosco, prima di buttarsi nella sottostante valle.





Se ti interessa puoi leggere un mio Reportage fotografico: I silenzi dello stagno,
dedicato proprio allo stagno del Bosco della Contessa.

Il percorso ad anello

Per una facile e tranquilla escursione nel Bosco della Contessa puoi sfruttare un percorso ad anello che si snoda fra ambienti diversi e vedute spettacolari.
Usa la mappa che trovi in questa pagina per seguire le mie indicazioni.

Il percorso ha inizio nel piazzale di ingresso (asfaltato), che funge anche da parcheggio per le auto.
L'ingresso è chiuso da un cancello in ferro. Il cancello è aperto solo nei giorni e negli orari di lavoro degli operai forestali che eseguono la manutenzione periodica del bosco.
Su un lato del cancello è presente, però, uno scalandrino in legno che scavalca il muretto a secco e ti consente di accedere anche quando il cancello è chiuso.
La prima parte del percorso (che sarà sempre su sterrato) si snoda dritta davanti al cancello di ingresso, ma puoi sempre deviare a destra o a sinistra per inoltrarti in mezzo agli alberi (pini e cipressi) e passeggiare all'ombra, esplorare il bosco, cercare fiori e funghi da fotografare, magari senza perdere di vista lo sterrato principale.


bivio per case san bartolo
Bivio per Case San Bartolo.



Seguendo il percorso, a circa 200 m dall'ingresso trovi una diramazione a sinistra con un segnale che indica Case S. Bartolo. A questo punto puoi decidere di andare dritto oppure deviare a sinistra. Personalmente preferisco deviare a sinistra, verso Case San Bartolo (altri 400 m circa).

Prima di arrivare alle Case S. Bartolo si incontra un cancello, sempre aperto, seguito sulla destra da un basso muretto a secco sormontato da una staccionata in legno.


recinzione
Prima di Case San Bartolo.


case san bartolo
Ingresso dell'area attrezzata di Case San Bartolo con i ciliegi in fiore.


Poco dopo si giunge alle Case S. Bartolo, centro visite e area attrezzata per picnic, con tavoli e panche in legno, barbecue in pietra. Si tratta di un luogo davvero grazioso per una piccola sosta o, a seconda dell'orario, per un comodo picnic.



case san bartolo
Case San Bartolo. In primo piano un ponticello in legno su un ruscello stagionale.


area attrezzata
Uno scorcio dell'area attrezzata.


Ripreso il percorso, dopo circa 200 m incominci a vedere che il sentiero diventa sempre più panoramico. Proseguendo, infatti, hai la possibilità di affacciarti da un belvedere spettacolare da cui è possibile vedere monti e valli, strade e paesi (Palazzolo Acreide, Buscemi). Il sentiero si fa sempre più panoramico e in alcuni punti ci si affaccia direttamente sulla sottostante vallata.
Lungo questa parte panoramica del sentiero ti puoi dedicare alla fotografia dei panorami e, se le condizioni meteorologiche e di luce sono favorevoli, puoi realizzare delle fotografie davvero belle.


panorama
Panorama sulla parte iniziale della Valle dell'Anapo, su Palazzolo Acreide e su Buscemi.


panorama
Panorama al mattino.


sentiero
Una parte del sentiero panoramico.




Questa parte di percorso si conclude in un secondo bivio, a circa 1,8 km da Case S. Bartolo. La strada a sinistra, asfaltata e panoramica, scende nella valle, il sentiero di fronte si inoltra in un'altra parte del bosco, invece lo sterrato a destra è la prosecuzione del nostro anello. Prendi lo sterrato a destra e prosegui la passeggiata.


sentiero
Una parte del sentiero che conduce verso lo stagno.



Continua sempre dritto e dopo circa 1,2 km arrivi allo stagno.
Lo stagno è recintato ma alcuni scalandrini consentono l'accesso. Nei periodi in cui c'è poca acqua è difficile notarlo, invece, quando l'acqua raggiunge livelli considerevoli, lo stagno è ben visibile.
Su due lati dello stagno puoi vedere due filari di pioppi. Lo stagno ha anche un altro accesso e te ne parlerò tra poco.


filere di pioppi
Filare di piopppi bianchi.


stagno in autunno
Lo stagno in autunno.




Superato lo stagno, il percorso arriva al bivio per Case Contessa. A destra ritorni al cancello di ingresso (fine del percorso ad anello), mentre a sinistra vai a Case Contessa.
A questo punto puoi fare una piccola deviazione per Case Contessa (circa mezzo chilometro). Lungo questo percorso, a circa 120 m dal bivio, un sentiero sulla sinistra ti conduce allo stagno senza dover scavalcare alcuno scalandrino.


bivio
Bivio per Case contessa.


verso case contessa
Verso Case Contessa.



Ritornato al bivio per Case Contessa, adesso devi riprendere il percorso andando a sinistra.
Proseguendo sempre dritto arriverai al cancello di ingresso, portando a termine il percorso ad anello.


bacche
Bacche rosse della rosa canina all'inizio dell'autunno.


galbuli di cipresso
Galbuli di cipresso all'inizio dell'autunno.


bosco
Tra le felci.


licheni
Licheni variopinti.


licheni
Lichene su corteccia.


funghi
Funghi.


edera
Edera avvinghiata al tronco di un cipresso.


anemone hortensis
Anemone hortensis.


romulea bulbocodium
Romulea bulbocodium (Zafferanetto comune).


crocus longiflorus
Crocus longiflorus (Zafferano autunnale).



Opportunità fotografiche:

Il Bosco della Contessa è uno dei boschi che ho scelto fin dall'inizio della mia attività come location per workshop e laboratori di fotografia naturalistica.
Sono già tante le iniziative che ho svolto proprio in questo bosco, dai workoshop e laboratori collettivi a quelli individuali.
Anche il mio progetto fotografico e culturale "Il bosco che non ti aspetti" è ambientato nel Bosco della Contessa.
Vi ho tenuto anche una conferenza dedicata alla "Comunicazione tra alberi", accompagnata da una facile passeggiata fotografica.
Molte delle fotografie contenute nei miei tutorial fotografici sono state realizzate proprio nel Bosco della Contessa.
Prova a dare un'occhiata a questi tutorial, liberamente consultabili oppure disponibili anche in ebook:



Che cosa puoi fotografare? Ecco una lista non esaustiva:

  • Scorci boschivi
  • Alberi di diverse specie
  • Gruppi di alberi
  • Alberi isolati
  • Alberi dalle forme strane
  • Foliage autunnale
  • Atmosfere autunnali
  • Colori primaverili
  • Atmosfere primaverili
  • Fiori
  • Funghi
  • Licheni
  • Muschi
  • Felci
  • Artropodi
  • Paesaggi
  • Ampie vedute
  • Stagni
  • Ruscelli
  • Prati
  • Bacche e frutti vari
  • Rettili e anfibi
  • Volpi, uccelli e altri piccoli animali



chi sono

L'autore:

Felice Placenti
Ingegnere Civile e Ambientale, dal 1999
Fotografo Naturalista e Paesaggista a Siracusa, dal 1985

Se sei appassionato di fotografia, visita il mio sito:



Servizi:


  • Fotografia Naturalistica
  • Fotografia Paesaggistica
  • Fotomicrografia
  • Seminari e conferenze
  • Servizi fotografici per aziende
Le fotografie pubblicate nelle pagine di www.stelledegliiblei.it, ove non diversamente specificato, sono di proprietà esclusiva di Felice Placenti che ne è Autore e sono protette dalle leggi internazionali sul Copyright. Tutti i diritti sono riservati. Per l'acquisto delle fotografie occorre contattare l'autore. Ogni abuso sarà perseguito a norma di Legge.
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