Protozoi e Rotiferi - Stelle degli Iblei

Stelle degli Iblei
Vai ai contenuti

Osserviamo il micromondo:

Protozoi e Rotiferi




Prima pubblicazione Settembre 2021 - © Felice Placenti
All rights reserved. Tutti i diritti sono riservati. E' vietato riprodurre, anche solo parzialmente, anche citando la fonte, il contenuto di questa pagina.




I Protozoi

I protozoi sono un raggruppamento non ben definito di microrganismi unicellulari (in qualche caso anche pluricellulari) eucarioti ed eterotrofi.

Un tempo quello dei protozoi era considerato un sottoregno del regno animale. Oggi la classificazione è ancora ambigua. Alcuni sistemi di classificazione considerano quello dei protozoi un regno vero e proprio, altri lo considerano un sottoregno del regno dei protisti.

Comunque sia, si tratta di microrganismi che mostrano una varietà di forme e comportamenti straordinariamente grande.
Per muoversi utilizzano ciglia vibratili, uno o più flagelli mobili, oppure pseudopodi (come per le amebe).

Popolano letteralmente ogni ambiente, soprattutto acquatico o, comunque, umido. Anche la modalità di riproduzione mostra differenze sensibili fra una specie e l'altra o anche all'interno delle stesse specie.

Tra i protozoi più noti vi è sicuramente la ben nota ameba. Ne abbiamo parlato in quest'altra pagina, insieme alle tecamebe, parenti stretti delle prime.

Molto vicine alle amebe, gli eliozoi sfoderano forme e comportamenti da lasciare senza fiato. Immaginate una masserella sferica da cui si dipartono aculei molto lunghi. Da questa caratteristica forma deriva il loro nome: animali a forma di sole.

Per essere più precisi, i sottilissimi aculei sono pseudopodi, chiamati axopodi per via di un sottilissimo filo che li percorre internamente lungo l'asse.
Gli eliozoi sono per lo più abitatori delle acque dolci.

Questi protozoi hanno una particolarità: gli axopodi sono velenosi. Può capitare di osservare sotto le lenti del microscopio qualche ignaro o incauto microrganismo toccare uno di questi mortiferi aculei. Al primo contatto la creaturina rimane paralizzata e, lentamente, viene circondata e inglobata dagli aculei che, da sottili e lunghi, divengono corti e larghi! La preda viene fagocitata, proprio come fanno le amebe.

eliozoo
Eliozoo. Illuminazione obliqua.


eliozoo
Eliozoo. Illuminazione obliqua.


eliozoo
Eliozoo tra filamenti di alghe. Illuminazione obliqua.


eliozoo
Eliozoo. Illuminazione in campo scuro.
Questa particolare illuminazione ha messo in evidenza alcune strutture del protozoo
che, altrimenti, sarebbero rimaste invisibili.


eliozoo con preda
Eliozoo con preda (un piccolo rotifero). Illuminazione obliqua.


Ma la sfilza di microrganismi appartenenti al regno dei protisti è davvero vasta. Ci troviamo anche i ciliati: microrganismi dotati di cilia (o ciglia), organi che usano per muoversi e per nutrirsi. Appartengono alla classe dei ciliati i famosi parameci e le vorticelle.

Esistono diverse specie di parameci. Moltissimi altri ciliati vi somigliano ma non si tratta di parameci.

E' facile osservare i ciliati con un microscopio. Avete in salone un vaso con dei fiori? Avete notato che l'acqua è diventata torbida? Sappiate che si tratta di nuvole di ciliati che nuotano in quell'acqua.
Potete prelevare con un contagocce un poco di quell'acqua e portarla su un vetrico porta-oggetti. Al microscopio vedrete centinaia di microrganismi nuotare in tutte le direzioni e roteare incessantemente.
Ad alto ingrandimento si riconoscono le cilia (perennemente in movimento) disposte su parti ben precise del corpo. Alcune cilia sono più lunghe delle altre e possono formare caratteristici ciuffetti.
Le cilia si muovono con un preciso movimento ondulatorio.

I ciliati sono protozoi predatori e si possono nutrire di batteri e di altri ciliati più piccoli. Hanno una sorta di apparato boccale, il citostoma, usato per "ingoiare" le prede. Il citostoma può essere contornato da cilia. Forma del citostoma e disposizione delle cilia sono utili per classificare i ciliati.

In genere le  prede vengono risucchiate dai vortici prodotti dal movimento rotatorio  delle ciglia e portate fin nel citostoma. Le prede vengono digerite all'interno dei vacuoli contenuti nel corpo. Le sostanze di scarto sono poi espulse.
Spesso il corpo presenta striature o ornamenti caratteristici.

Nella vasta classe dei ciliati rientrano anche gli infusori, così chiamati in quanto si sviluppano abbondantemente nelle  infusioni (di fieno o altre erbe), ed è proprio negli infusi che furono osservati per la prima volta.

Secondo  alcuni studiosi non tutti i ciliati si possono definire infusori, ma  solo quelli della sottoclasse Suctoria (Succiatori), a cui appartengono  anche gli acineti.


ciliato
Grosso ciliato. Illuminazione obliqua.
Si notano il citostoma (in basso) contornato da ciglia e i vacuoli circolari.


citostoma
Dettaglio dello stesso ciliato della foto precedente. Illuminazione obliqua.
Si osservano il citostoma, il campo di cilia che lo contorna e le striature del corpo.
Fotografia ad alto ingrandimento (1000 X in visuale).


citostoma
Altra immagine del citostoma, del campo di cilia e delle striature.


Le vorticelle sono graziosi protozoi ciliati, davvero interessanti da osservare.
Alcune vorticelle hanno l'apparenza di campanelle, altre, come le microstoma, somigliano a vasi; tutte sono attaccate ad un sottile peduncolo. La lunghezza del peduncolo rispetto alle dimensioni del corpo varia da specie a specie.

Vivono attaccati a supporti solidi, per esempio frammenti o gambi di vegetali sommersi. Vi si attaccano con una estremità del peduncolo. All'estremità opposta vi è il corpo. Questo presenta ciglia, in rapida rotazione, che producono un portentoso moto vorticoso capace di risucchiare le prede (batteri).

In certi stadi o in certe condizioni il corpo può staccarsi dal peduncolo e nuotare liberamente per mezzo di ciglia prodotte allo scopo. In questo stesso modo possono riprodursi per divisione dando origine a cellule figlie.

Dicevo che l'osservazione è interessantissima. In condizioni normali la vorticella si presenta con il peduncolo ben disteso, ma è sufficiente dare un colpetto al tavolino del microscopio perché il peduncolo, con uno scatto fulmineo, si accorci come una molla (il peduncolo assume proprio la forma di una molla). Dopo qualche minuto, passato per così dire lo "spauracchio", la vorticella lentamente distende di nuovo il peduncolo!

vorticelle


La contrazione del peduncolo è possibile grazie ad una sorta di muscolo in esso contenuto.


vorticella
Vorticella vicina a due alghe filamentose. Illuminazione obliqua.



Tanti altri ciliati possono somigliare alle vorticelle.

Tra i protozoi talvolta vengono raggruppate anche le Euglene. Qualcuno, invece, le considera alghe unicellulari flagellate (cioè dotate di flagello). Ciò deriva dal comportamento ambiguo di questo grazioso esserino.
L'euglena, ne esistono diverse specie, è fornita di cloroplasti ed è capace di effettuare la fotosintesi clorofilliana. Si comporta, quindi, come un organismo autotrofo. E' dotata di un sottile flagello, corto o anche molto lungo, che viene adoperato per nuotare nell'acqua. Spesso il flagello è talmente sottile che è difficile vederlo.
In certe condizioni (mancanza di luce) diventa eterotrofo facoltativo.

Per questi comportamenti, in passato le euglene venivano considerate come animali (protozoi), oppure come alghe flagellate. Sarebbe più corretto considerarle appartenenti al regno dei protisti.

Osservare un'euglena, ma anche una qualsiasi alga flagellata, è una bella esperienza. L'esserino si muove lentamente e lentamente nuota e si contorce. Attraverso il microscopio è possibile notare il flagello e i suoi movimenti, nonché i disegni e le striature del corpo cellulare. Solitamente la colorazione è verde intenso ed è presente una macchia oculare rossa, detta stigma, sensibile alla luce.

euglena
Euglena spirogyra. Illuminazione obliqua.
Il flagello, posto all'estremità di destra, non è visibile!




I Rotiferi

Esiste una divisione di animali che possiede caratteri peculiari, molto interessanti e, qualche volta, alquanto buffi. Sto parlando dei Rotiferi.

Si contano circa 2000 specie di rotiferi, quasi tutte d'acqua dolce. I rotiferi sono piccoli animaletti pluricellulari che raggiungono, al più, i 3 mm. Possiedono una testa, un tronco e un piede.
Fin dalla nascita hanno un numero predeterminato e fisso di cellule (qualche migliaio nelle specie di dimensioni maggiori).

Una delle caratteristiche più importanti è rappresentata dall'apparato masticatore posto all'estremità della testa: il mastax, circondato da un campo ciliato, molto ben visibile, in rapidissima rotazione.
La rotazione delle ciglia (visivamente sembra di vedere una doppia ruota che gira velocemente, da qui il nome Rotifero) produce un vortice che risucchia il cibo (detriti organici, batteri, alghe e protozoi, larve di crostacei e altri rotiferi di piccole dimensioni). Il mastax tritura letteralmente il cibo.


Rotifero ripreso attraverso un microscopio poco più che giocattolo.
A sinistra la testa, a destra il piede.
Illuminazione in campo chiaro.



Dettaglio della testa con il mastax.
Illuminazione in campo chiaro.



Dettaglio del piede.
Illuminazione in campo chiaro.


Poche specie di rotiferi vivono fissati a supporti vegetali, per esempio agli steli delle piante o ai filamenti di alghe. La maggior parte delle specie non è fissa ma libera di nuotare. Per il nuoto usano la rotazione dei campi ciliati dell'apparato masticatore. Queste specie libere possono fissarsi momentaneamente a un supporto grazie a una coppia di dita posizionate all'estremità del piade. Si tratta di dita mobili che consentono all'animale di camminare su un supporto (che può anche essere la superficie del vetrino porta-oggetti). Il movimento che ne risulta è davvero buffo e deriva sia dall'uso delle dita sia dalla notevole contrazione del corpo durante il movimento. A volte è possibile vedere rotiferi, fissati al vetrino per mezzo delle dita, girare intorno a queste come le lancette di un orologio!

Il corpo è molto molle e questa caratteristica permette ai rotiferi, quando sono disturbati, di contrarsi così tanto da diventare simili a una pallina.

Alcune specie possiedono una corazza e un piede corto. La testa, all'occorrenza, può ritirarsi all'interno della corazza. La corazza può avere svariate forme, diverse da specie a specie, ed essere provvista di spine e altre escrescenze.


rotifero
Rotifero. Illuminazione obliqua.


Altri articoli
Le fotografie pubblicate nelle pagine di www.stelledegliiblei.it, ove non diversamente specificato, sono di proprietà esclusiva di Felice Placenti che ne è Autore e sono protette dalle leggi internazionali sul Copyright. Tutti i diritti sono riservati. Per l'acquisto delle fotografie occorre contattare l'autore. Ogni abuso sarà perseguito a norma di Legge.
Torna ai contenuti