L'Hydrodictyon reticulatum - Un'alga al microscopio - Stelle degli Iblei

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Osserviamo il micromondo:

l'Hydrodictyon reticulatum




Prima pubblicazione Aprile 2018 - © Felice Placenti
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Un po' di tempo fa con l'acqua raccolta lungo il Fiume Anapo (Monti Iblei, Sicilia sud-orientale) ho realizzato un piccolo acquario per l'osservazione di microrganismi.
Quest'acquario mi ha accompagnato per più di un anno. Durante questo periodo di tempo ho assistito allo sviluppo di molte specie di microrganismi acquatici e al declino di altre.

Alla fine dell'inverno del 2016 nell'acquario ha cominciato a proliferare un'alga chiamata Hydrodictyon reticulatum.
L'Hydrodictyon reticulatum è un'alga coccale (Genere Hydrodictyon - Famiglia Hydrodictyaceae - Ordine Chlorococcales - Classe Chlorophyceae - Divisione Chlorophyta).
Si tratta di un'alga verde che vive immobile, isolata o raggruppata con altre a formare delle colonie. Le colonie sono costituite da diverse migliaia di cellule cilindriche che formano una vera e propria rete. Solitamente ogni cellula è unita per le due estremità ad altre due cellule, in questo modo le cellule sono unite a tre a tre.
La cellula di Hydrodictyon reticulatum può essere lunga anche un centimetro e contiene molti nuclei. La riproduzione avviene in questo modo: all'interno della cellula madre si formano diverse migliaia di zoospore (spore mobili, dotate di flagelli), anche 20000! Le zoospore contenute nella cellula madre formano già una minuscola rete. Ad un certo punto la membrana cellulare della cellula madre si rompe e la nuova reticella fuoriesce. Lo sviluppo è molto veloce, tanto che in pochi giorni l'Hydrodictyon reticulatum ha invaso quasi tutto l'acquario, presentandosi come una massa spugnosa di un intenso colore verde.

L'osservazione con il microscopio è molto facile:
  1. con una pinzetta si preleva un frammento della massa verde (ci si può aiutare con una forbicina per tagliare il reticolo);
  2. si pone il frammento in un recipiente contenente acqua e si riduce di dimensioni (pinzetta e forbicine);
  3. si preleva un frammento delle giuste dimensioni e lo si pone su un vetrino portaoggetti;
  4. si copre con un vetrino coprioggetti, regolando la quantità di acqua tra i due vetrini (contagocce e panno assorbente).

Già a basso ingrandimento si osserva la forma della classica reticella. Con ingrandimenti via via più alti si possono vedere i nuclei e le altre parti che compongono la cellula, nonché le cellule figlie.
Nella reticella di Hydrodictyon reticulatum trovano casa numerose altre specie acquatiche: vorticelle, eliozoi, diatomee, rotiferi, etc. Non è difficile osservare qualche ostracode camminare in cerca di cibo, aggrappato alle cellule di Hydrodictyon reticulatum.


Hydrodictyon reticulatum
Cellule di Hydrodictyon reticulatum unite a 3 a 3, fotografate in campo chiaro.

Hydrodictyon reticulatum
Cellule di Hydrodictyon reticulatum unite a 3 a 3, fotografate in campo chiaro.

Hydrodictyon reticulatum
Cellule di Hydrodictyon reticulatum unite a 3 a 3, fotografate in campo chiaro.

Hydrodictyon reticulatum
Cellule di Hydrodictyon reticulatum unite a 3 a 3, fotografate in campo scuro.

Hydrodictyon reticulatum
Due vorticelle attaccate alle cellule di Hydrodictyon reticulatum, fotografate con illuminazione obliqua.

Hydrodictyon reticulatum
Le stesse vorticelle riprese in campo scuro.

Hydrodictyon reticulatum
Un eliozoo si aggira tra le maglie dell'Hydrodictyon reticulatum.
Poco distante si intravedono un altro eliozoo e un ciliato. Illuminazione obliqua.

Hydrodictyon reticulatum
Un altro eliozoo si aggira tra le maglie dell'Hydrodictyon reticulatum.

Hydrodictyon reticulatum
Una diatomea attaccata all'Hydrodictyon reticulatum.
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