Il Ginepro - Stelle degli Iblei

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Il Ginepro




Prima pubblicazione Gennaio 2017 - © Giada Scarnato
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Il ginepro si presenta sotto forma di arbusto legnoso o di grazioso alberello, molto conosciuto sia in montagna che in pianura. I fiori, di colore giallo-verdastro, sono poco appariscenti; i frutti (detti “coccole”), a bacche sferiche, di colore prima verde e poi nero-violaceo, sono aromatici e dal sapore prima dolce e poi amaro. Anche se la specie più conosciuta è originaria del Canada, cresce lungo i pendii collinari e montani di tutto il nostro Paese: nei terreni magri prende la forma di un cespuglio mentre nelle vallate e nei giardini assume forma di albero (e può, addirittura, arrivare ai 30 m di altezza!!).

Nell’antichità il ginepro era ritenuto una pianta portatrice di poteri magici e simbolo di fertilità tanto che, nel Medioevo, si cucivano rametti di ginepro sugli abiti come talismani ed ancora si appendevano rametti alle porte di case e stalle per allontanare influssi malefici.

In cucina il ginepro è molto usato per aromatizzare e rendere digeribili cibi quali arrosti, stufati, brasati, pollame, selvaggina e brodi ma anche per cuocere crauti, funghi e legumi. A tale scopo si utilizzano i rametti fogliosi o, meglio, le bacche raccolte dalla metà di Settembre a tutto Novembre (mediante scuotimento della pianta) e fatte seccare all’ombra, in un luogo ventilato (la raccolta, in molte regioni, è regolata da apposite leggi protettive).

Ma le bacche della pianta sono pure molto utilizzate per preparare un liquore cordiale e aperitivo, e il “vino di ginepro”: il primo ottimo come digestivo, il secondo usato per la cura del reumatismo, della renella, della bronchite e dell’asma. Non solo. Dal ginepro si estrae l’olio, usato sia in medicina sia in liquoreria: l’olio di Harlem è l’olio di ginepro ottenuto distillando il legno di ginepro rosso.

Le proprietà medicinali del ginepro vanno dall’azione balsamica, diuretica e diaforetica (come decotto) a quella tonica, disinfettante delle vie urinarie e stimolante della secrezione gastrica. Viene, infatti, usato per lenire le affezioni delle vie respiratorie (come asma e catarro bronchiale), per combattere bruciori di stomaco, meteorismo ed emicrania, per favorire l’appetito e la digestione, per regolare le mestruazioni e contro l’alito cattivo (come infuso). In più è indicato per i diabetici.

Con le bacche del ginepro si prepara anche la “teriaca dei tedeschi”, un rimedio usato nel passato per combattere la renella, i dolori colici, la tosse secca ed altro.

Un’avvertenza: i frutti (sia in decotto sia in estratto) in dosi elevate possono provocare irritazioni all’apparato urinario e lesioni renali. E’ controindicato, inoltre, negli stati infiammatori del tubo digerente ed è vietato alle donne gravide.

Il ginepro è usato per la decorazione dei grandi giardini e per la formazione di macchie di conifere, apprezzato per il fogliame verde-azzurro lievemente profumato della caratteristica essenza delle conifere. Si moltiplica per seme e come norme di coltura richiede un suolo ricco con clima (sia marino che montano) possibilmente temperato da piogge estive, pieno sole o media ombra.

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