L'Iperico - Stelle degli Iblei

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L'Iperico




Prima pubblicazione Settembre 2012 - © Giada Scarnato
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E' una pianta perenne originaria dell'Asia ma oggi presente anche in tutta Europa e in Africa settentrionale. In particolare in Italia, dove è comunissima, è presente in diverse specie tra cui la famosa "Hypericum perforatum", conosciuta col nome "Erba di San Giovanni". I suoi fiori, numerosissimi, sono di un bel giallo carico, lucidi, macchiati di nero, inodore e con i petali disposti a stella. Le sue foglie sono opposte, ovali, allungate, prive di picciolo, fornite di numerose ghiandole trasparenti che, se guardate contro luce, sembrano forellini: da qui l'aggettivo "perforatum".
La pianta fiorisce in estate e cresce nei terreni asciutti, aridi e soleggiati, lungo i bordi delle strade e dei boschi, nelle radure, nei pascoli e nelle zone incolte, dal piano al monte. La sua altezza va dai 30-40 cm al metro.

Fin dal Medioevo era conosciuta come "pianta scacciadiavoli", da bruciare nella stanza dove c'era l'indemoniato, diffondendo un profumo simile a quello dell'incenso. Questo doveva, però, avvenire la notte di S. Giovanni (da qui il nome) ovvero il 24 Giugno. Tradizione vuole che anche la raccolta dei fiori d'Iperico avvenga la mattina del 24 Giugno, periodo in cui la pianta raggiunge il massimo di concentrazione dei suoi princìpi attivi.
Ma oltre ad essere considerata una pianta magica l'Iperico era anche nota ai popoli antichi per le sue proprietà medicamentose e, oggi, usato pure in cucina per aromatizzare liquori e marinate. Infatti tutta la pianta ha sapore aromatico e odore balsamico.

A scopo terapeutico se ne raccolgono, in estate, fiori, foglie e ramoscelli teneri a fioritura incipiente. Anche se è preferibile usare l'iperico allo stato fresco si può, comunque, anche far seccare avendo cura di farlo all'ombra, facendone dei mazzetti e appendendoli; si avrà, poi, cura di conservarli al riparo della luce a dall'umido in sacchetti di carta.
E' una pianta ad azione balsamica, antireumatica, antiasmatica, antiinfiammatoria, antisettica, analgesica, cicatrizzante, digestiva e aromatizzante. In particolare l'infuso è utile per il catarro, come espettorante e sedativo, e nelle affezioni delle vie respiratorie; la tisana è indicata per la depurazione del fegato, per l'emicrania, per l'enuresi notturna dei bambini e come digestivo. Prendendo una punta di coltello di polvere di Iperico ad ogni pasto si può ridurre la pesantezza e l'acidità di stomaco.
Con l'olio di Iperico (di colore rosso) si possono, invece, curare ferite, scottature, ragadi, punture d'insetti, eritemi di varia natura (buono, quindi, anche come doposole), piaghe, sciatiche, artriti e reumi, massaggiando lievemente la parte interessata. Mentre il vino di Iperico dà buoni risultati nelle forme asmatiche.
E, visto che l'Iperico ha un'azione tonica per il sistema nervoso, era utilizzato pure come rimedio contro la frigidità e l'impotenza. Non solo. Attualmente la farmacologia ha dimostrato l'azione antidepressiva dell'Iperico grazie ad un estratto idroalcolico da esso ottenuto.

In cosmesi è un valido ausilio sia come protezione della pelle nelle esposizioni al sole, sia come tonico nella cura delle pelli aridi e con tendenza all'invecchiamento precoce, sia come detergente della pelle nel caso di arrossamenti e couperose.
Si ricordi, però, che i preparati di Iperico possono produrre (come reazione allergica) forte prurito se la pelle è particolarmente sensibile ed, in più, se ha subìto una lunga esposizione al sole.

L'interesse decorativo di questa pianta è dato dal bel colore giallo dei suoi fiori che spicca sulle foglie verde scuro; è indicata per decorare viali e aiuole.
E' una pianta che si adatta a crescere ovunque anche se gradisce terreno ricco e acido con concimazione minerale e nutrizione organica in autunno.
Si moltiplica per seme o per divisione delle radici rizomatose striscianti.

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